La decisione del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni di non sostenere Ursula von der Leyen per un secondo mandato come Presidente della Commissione Europea evidenzia una mossa strategica per prioritizzare le preoccupazioni politiche interne rispetto all'unità europea. Gli analisti suggeriscono che la scelta di Meloni sia stata influenzata dalla paura di alienare la sua base di destra, nonostante la rielezione di von der Leyen con un ampio sostegno attraverso lo spettro politico del Parlamento Europeo. Il partito Fratelli d'Italia di Meloni, con la sua posizione di destra, ha scelto di distanziarsi dalla coalizione di centro-destra, centro-sinistra, liberali e gruppi verdi che hanno sostenuto von der Leyen, la quale ha ottenuto 401 voti su 720. Questa decisione potrebbe limitare l'influenza dell'Italia nelle future decisioni dell'UE e riflette la crescente tendenza degli interessi nazionali a plasmare le posizioni degli Stati membri sugli affari dell'UE.
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Meloni dell'Italia ha messo al primo posto le preoccupazioni interne nel respingere von der Leyen
Italian Prime Minister Giorgia Meloni's decision not to back Ursula von der Leyen as European Commission chief was driven by fear of losing rightwing grassroots supporters, analysts say, but may curb her influence over EU choices.